Seo Routine #2 - Partiamo da Analytics
- Seo
- 10 dicembre 2019
Indice dei contenuti
In questa Seo Routine.2 vediamo quali ragionamenti e strategie Seo possono partire dall’analisi di Google Analytics.
Google analytics è una miniera di informazioni. La cosa più difficile è decidere “dove guardare”; intendo dire che occorre avere le idee chiare su dove puntare l’attenzione altrimenti il rischio è di stare ore a sfogliare pagine di statistiche senza poi concludere nulla di utile. Capita tutti e per certi versi può anche essere utile lasciarsi fluttuare nei meandri delle statistiche e lasciare che l’attenzione cada su qualcosa di interessante ma avere le idee chiare è meglio. Ecco quindi 3 parametri da osservare e sulla base dei quali attivare delle azioni Seo
1 - Osserviamo i Bounce Back
Il Bounce back è un valore che indica l’apertura e l’abbandono della pagina. Non vi spiego ora questo perchè ci sono molte risorse che lo fanno in modo esaustivo. Tuttavia posso consigliarvi di leggere questo articolo su Google oppure scaricare il mio eBook dove un paragrafo è dedicato a come funziona Google. Un bounce back troppo alto significa che chi ha cliccato su un risultato ed è arrivato sulla nostra pagina è tornato subito indietro al motore di ricerca. Google registra questa attività come negativa ed in effetti lo è.
Ordinate quindi i risutalti di Google Analytics in base alla colonna Bounce back e osservate le pagine con bounce back alti. I motivi possono essere vari:
- La pagina non si carica, è lenta, quindi l’utente torna al motore prima che si carichi.
- La pagina non contiene ciò che l’utente si aspettava; se il mio articolo parla dell’Antivirus Panda e l’utente stava cercando una Panda in offerta è ovvio che tornerà subito indietro.
- La pagina non mobile friendly, si vede male, non è curata. L’utente torna indietro perchè non ritiene che il contenuto sia all’altezza.
Dovete cercare di capire se potete migliorare la situazione sopratutto nel caso in cui le pagine che generano alti bounce back sono pagine per voi importanti.
2 - Le migliori pagine
Le pagine che stanno ottenendo più visite possono essere considerate come i migliori giocatori della squadra. Quelli che fanno la differenza. I giocatori più talentuosi e che fanno più goal vanno curati, allenati ancora meglio e sfruttati. Non solo, le pagine più visitate vi illustrano anche la strada da percorrere. Potreste scoprire che avete una pagina in Inglese che è molto visitata perchè ha centrato un’argomento. Ad ogni modo ecco cosa dovete fare:
- migliorate il contenuto
- ottimizzatele
- aggiungete nuovo testo e nuovi paragrafi
- migliorate la call-to-action su queste pagine
- attuate el attività mostrate nella Seo routine #1
- Aggiungete foto o un video che rafforzi il messaggio
- create link verso e da questa pagina
- condividetela sui social
3 - Refferal
I refferal sono le fonti da cui vi arrivano le visite, sapere quali sono è importante. Potreste scoprire che malgrado stiate pubblicando decine di post su facebook da qui non vi arrivano visite…oppure il contrario. State usando poco facebook eppure vi manda visite quindi potenziate questa attività. Potreste scoprire che Linkedin vi manda molte visite e Instagram no; inutile quindi perdere tempo su Instagram, lavoriamo su Linkedin.
Potreste scoprire che ci sono dei siti dove si parla di un vostro prodotto o di un vostro servizio e che hanno un link verso un vostro articolo. Questo vi farebbe capire che vale la pena di creare un certo tipo di contenuti, informativi, scientifici, creativi.
Potreste rendervi conto che il 75% delle visite arrivano da utenti che usano il Mobile o il Desktop; anche questo può farvi fare dei ragionamenti.
Conclusioni
Spesso uno si trova disarmato davanti a Google analytics; la quantità di informazioni non corrisponde ad una reale utilità Se vi trovate a volte in questa situazione occupatevi almeno delle attività mostrate in questa Routine Seo n2.
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